Monday, April 27, 2009

Studio del soggetto: GRAFIA (2 di 3)

Avendo ora fissata su carta la giusta proporzione della culla e la corretta posizione geometrica del nimbo, inizio a lavorare al disegno vero e proprio. Per rendere il lavoro scorrevole ed organizzato, uso tre colori a tempera: giallo, arancio, rosso. Tale espediente mi aiuta a mantenere ordine nella definizione della grafia e nella sistemazione delle masse.

Apro una piccola parentesi che, per chi e' navigato in disegno, non e' una novita': la pittura, come qualsiasi arte grafica e' FONDATA sul disegno a mano libera. Non potrete dipingere un'icona degna se alla base non c'e' molto lavoro con carta e matita... e' meglio impegnare un mese nel solo disegno piuttosto che precipitarsi verso la fase pittorica, la quale risulterebbe impacciata e disordinata. Chiusa parentesi.

Per perfezionare il proprio tratto e' necessario sapere come si prepara un buon disegno e come il nostro cervello deve essere educato ad affrontarlo. Ecco un semplice schema:
-posizionare le grandi masse
-verificare le masse "negative"
-posizionare le masse secondarie
-sbozzare i dettagli
-definizione dei dettagli e del volto
-centratura delle pupille
-Pulitura e rifinitura del "peso"

Le prime 4 fasi solitamente le affronto disegnando esclusivamente con la matita gialla (preferisco le Staedler a taglio triangolare: la mina e' di ottima qualita, non sfarina e le sovrapposizioni di colore sono ottime, in piu' il taglio triangolare della matita risulta molto confortevole per la muscolatura della mano durante lunghe sessioni di disegno). Per prima cosa cerco di sistemare sul foglio le grandi masse. Continuando ad analizzare il S.Michele di Rublev, le grandi masse sono date da: volto, chioma, ali, corpo. Lavoro evitando di essere preciso, non cerco di tracciare subito la "linea perfetta"; tracciando molte linee diamo "liberta' di movimento" al nostro cervello, che che ci aiutera' a trovare quali tra le tante linee sono quelle che maggiormente assomiglino alle linee "giuste".
Finite di sbozzare le grandi masse, verifico le "masse negative", cioe' le forme date dall'assenza delle masse sopra citate. Se notate la doratura della culla ha una forma ben precisa, (ad esempio lo spazio compreso tra l'ala dx e la chioma). Tenendo conto di queste masse negative, verifico quelle positive e, se necessario, correggo la sbozzatura.

Inizio ora a posizionare (sempre con il giallo) le masse secondarie. In questa icona sono: la fascia nella chioma, forma del manto, piumaggio azzurro, tunica, armatura (copre il petto ed in questo caso e' gia' definita dalla doratura). Ogni massa secondaria ha una forma precisa, con angoli precisi. Per ogni massa sbozzata avrete nuovi riferimenti per correttamente sbozzare le altre posizionandole giustamente nella composizione, quindi non abbiate paura di correggere e tracciare nuove linee.Le masse secondarie sono ora posizionate ed e' possibile affrontare la SBOZZATURA dei dettagli (lo evidenzio perche' spesso si commette l'errore di voler in questo momento iniziare a tracciare i tratti precisi del volto o delle mani). Bisogna rimanere ancora in fase di sbozzo. Definisco le pieghe delle vesti e solitamente traccio una linea per definire inclinazione ed orientamento del volto, assieme ad una per stabilire l'altezza degli occhi. Noterete che il volto e' inclinato di lato e voltato verso la sua Sx. Rispettate tale orientamento nelle successive fasi.

Passo ora al secondo colore. Usando l'arancio posso sovrapporre tratti alla prima sbozzatura gialla avendo un buon contrasto e mantenendomi sempre "guidato" dal precedente lavoro. A questo punto avremo osservato la sbozzatura per diverso tempo, ed il nostro cervello avra' inconsciamente selezionato dove piazzare linee piu' precise. Riprendo l'intera sbozzatura e la approfondisco definendo meglio la grafia. Non e' necessario cercare ancora le linee definitive, ma bisogna lavorare tendendo ad esse. Solitamente in questa fase definisco gli elementi del volto (occhi, bocca, naso, arcate ropraccigliari), della chioma, le dita. Le vesti vengono ancora piu' definite cercando di ripetere il ritmo e l'ordine dato dalle pieghe delle vesti nel modello originale.

A questo punto passo al colore rosso, che deve essere ben appuntito (mi raccomando di usare sempre un temperino ben affilato e di non far cadere la matita a terra, l'urto spezzerebbe la mina all'interno del legno e vi ritrovereste a temperare perdendo continuamente la punta). Definisco bene i contorni delle masse, i dettagli delle vesti, delle mani e tutto il resto. In ultimo lavoro al volto.

Le pupille sono l'ultimo elemento che rifinisco. Devono essere assolutamente ben centrate: solitamente formano assieme al naso un triangolo, le cornee sono leggermente ellissoidali (schiacciate in verticale) e quella piu' "lontana " deve essere leggermente piu' piccola di quella vicina. Anche le pupille non sono mai tonde ma leggermente ellissoidali.

Con una matita-gomma, mi aiuto nel definire correttamente la grafia. Successivamente ripulisco i tratti inutili con una gomma. In ultimo, modulando la pressione della matita, rendo piu' spesse alcune delle linee dove il modello originale suggerisce (ad esempio il margine esterno del manto od il margine tra manto ed armatura... allenatevi a notare questi dettagli). Talvolta, una volta completata la grafia con i tre colori, la riporto su un altro foglio ponendola sul vetro della finestra, ottenendo cosi' una grafia pulita e grossomodo definitiva, che puo' essere ancora migliorata in piccoli dettagli (inclinazione degli occhi, larghezza e forma delle labbra, forma delle piume, inclinazione e forma delle dita... etc).

Piccola nota: il modello originale di questa icona e' moderatamente danneggiato e manca l'angolo inferiore sx. Per ricostruirlo mi sono basato su diverse icone dello stesso periodo ed icone dello stesso autore.



La grafia e' ora completa.

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